16 MARZO 2021
L’APPELLO DI UN VOLONTARIO DELLA DIFESA AMBIENTALE CHE CI RICORDA CHE DIPENDE DA CIASCUNO DI NOI
“CAMBIARE TUTTO per un mondo più verde e sostenibile” Questo il titolo della relazione tenuta dal dott. EUGENIO FOGLI nel corso di una videoconferenza organizzata dal Rotary Club Lignano Sabbiadoro-Tagliamento il 19 gennaio 2021. Il dottor Fogli ha così esordito:
“Sono un medico veterinario che da anni si occupa di temi ambientali e che intitola le recenti conferenze “ Cambiare tutto “. Questo perché nel tempo è aumentata la consapevolezza che l’impatto di ogni azione umana ha pesanti ripercussioni sul mondo naturale. Spero, infatti, che dopo i racconti delle mie esperienze e sulla base delle mie riflessioni, le persone non possano più comportarsi come prima. Le cose oggi sono cambiate a tal punto che a volte mi sembra superfluo parlarne in quanto sia i media che le aziende non parlano altro che di sostenibilità. Tanti anni fa quando ho iniziato avevo la sensazione di essere l’unico a parlare di inquinamento da plastica nei mari, l’unico ad urlare che stavamo distruggendo il mondo naturale. Ho toccato con mano l’enormità del problema quando nel 2012 ho fatto un viaggio con l’obiettivo di fare riprese subacquee in Indonesia, in un’isola sperduta lontana da ogni civiltà. In quel luogo quasi deserto, passeggiando su una spiaggia, avevo notato tanti oggetti di plastica e brandelli di sacchetti anch’essi di plastica, intrappolati alla base delle palme che si spingevano verso il mare. Ripresi quelle scene e creai un primo video che denunciava il problema e parlava anche delle, allora sconosciute, isole di plastica oceaniche. Rientrato in Italia notai che anche le nostre coste erano un ricettacolo di rifiuti. Decisi, quindi, di documentare tutti i rifiuti che il mare restituiva sulle nostre spiagge e coste. Il documentario si intitola “Mare Adriatico – Rifiuti a Nord-est“ in quanto filmato nel tempo libero sulle coste del Veneto e del Friuli-Venezia-Giulia ( video trasmesso anche da Rai3 FVG e pubblicato su YouTube).
Negli stessi anni sono diventato volontario di SEA SHEPHERD (www.seashepherd.it) e con loro ho partecipato a campagne internazionali in difesa dei cetacei e fatto parte dei volontari che hanno la possibilità di andare a parlare nelle scuole ed a spiegare quanto il mare sia in pericolo. Facendo parte di questa importante associazione ambientalista sono venuto a conoscenza di molti aspetti critici, come, ad esempio, la pesca eccessiva e il bracconaggio che depredano le risorse marine, come avviene nelle coste africane riservate ai pescatori locali.
Approfondendo questi argomenti, in particolare l’acidificazione degli oceani, ho compreso che tutto è interconnesso, dal cibo, ai nostri spostamenti, alle case in cui viviamo hanno un impatto sulle emissioni di CO2 nell’atmosfera. A sua volta la CO2 viene assorbita dalla superficie del mare e questo fa sì che cambi il PH degli oceani. Anche piccole variazioni verso un’acidità maggiore determinano lo scioglimento della barriera corallina e la morte dei piccoli polipi che la costruiscono.
Ho avuto anche l’opportunità di approfondire l’impatto del fumo di sigaretta. Questo studio ha portato ad una relazione corredata da un piccolo filmato che fa vedere come i fumatori cospargono con i mozziconi le strade della città di Udine e di come emettono nell’aria moltissime micro particelle. Studi scientifici hanno, infatti, documentato come in una via cittadina trafficata ci siano meno PM10 rispetto ad una zona pedonale piena di fumatori.
É proprio tempo di cambiare le nostre abitudini, in modo particolare il nostro modo di alimentarci: già anni fa l’80% degli stock ittici venivano sovra sfruttati (overfishing) e l’allevamento intensivo brucia enormi risorse e contribuisce più dei trasporti alle emissioni causa dell’effetto serra.
Per capire come possiamo attuare dei cambiamenti efficaci, nella nostra vita e dirigerci nella giusta direzione, mi piace citare una frase di Bill Gates : “Quando comprate un’automobile elettrica o un hamburger vegetale anche se costa di più dell’alternativa dimostrate che c’è una domanda per questi beni ….Non tutti possono permettersi di pagare questi prezzi supplementari, ma se siete fra quelli che possono farlo, è un modo produttivo per contribuire.”
Il senso di questa frase è che chi può permettersi di acquistare beni a basso impatto ambientale fa in modo che il loro costo diventi via via inferiore e questo consentirà l’accesso ad un mercato più sostenibile ad un numero sempre crescente di persone. Ed io già prima di leggere questa frase acquistavo hamburger e polpette vegetali e guidavo un’auto 100% elettrica.
Anche Giorgio Armani in un’intervista ha detto qualcosa di significativo : «Penso che le nostre città abbiano bisogno di essere rese più accoglienti, più vivibili, più belle. Il verde è tutto questo: non solo abbellisce, ma giova alla salute». L’importanza di vivere in un ambiente sano e verde viene oggi studiato da una nuova scienza, l’ECOPSICOLOGIA. Recenti ricerche hanno scoperto che vivere in un ambiente naturale riduce la mortalità del 12% e che, invece, vivere in un ambiente urbano grigio e caotico crea una propria e vera malattia denominata Sindrome da deficit di natura. Quindi per il benessere psicologico delle persone è fondamentale cambiare l’urbanistica e l’organizzazione della mobilità delle nostre città.
Per preservare la biodiversità di questo pianeta sia nel mare che nelle terre emerse dobbiamo veramente CAMBIARE TUTTO.”
L’interessante serata si è conclusa con diverse domande di approfondimento da parte dei numerosi soci presenti.