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IL PREMIO ROTARY A STEFANIA DE GIUSTI, DI TORSA DI POCENIA

08 LUGLIO 2021

LA DECIMA EDIZIONE DEL “PREMIO GIOVANI IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI” VINTA DAI PRODUTTORI DI ANAXUM

La riunione dell’8 giugno 2021, alla presenza di numerosi soci collegati anche in videoconferenza, si è incentrata sulla 10° edizione del Premio che annualmente il Rotary Club Lignano Sabbiadoro Tagliamento assegna ai Giovani Professionisti e Imprenditori del territorio. Quest’anno il premio è stato assegnato a Stefania De Giusti imprenditrice agricola di Torsa di Pocenia e titolare dell’azienda Semi Verdi.

Semiverdi è la prima azienda italiana a coltivare le zucche da seme. Una varietà delle cucurbite pepo, selezionata per i soli semi. Semi verdi naturalmente decorticati, ricchi di proprietà benefiche.

L’idea – come ha raccontato Stefania nel corso di una piacevole serata – è nata dalla necessità di lavorare combaciando gli orari lavorativi e famigliari pur non rinunciando alla voglia di fare un lavoro che piace. Durante alcuni viaggi in Austria, Ungheria, Ucraina – dove d’abitudine si consuma olio di zucca per mancanza di quello d’oliva – Stefania ha scoperto una realtà nuova: la zucca da seme, dove” il buono”, il meglio che si può trarre dalla zucca non è dalla polpa, bensì dai semi che nascono al suo interno.

In Austria, nella zona della Stiria vengono coltivati all’incirca ben 27.000 ettari di terreno per questa coltura.

Stefania, con il marito Giuliano, ha fatto delle prove per capire come reagiva questo tipo di coltura nella nostra terra, di cosa avesse bisogno per crescere, di che temperatura, di quanta acqua. E dopo aver constatato che il prodotto finale era meno acido e più profumato di quello assaggiato all’estero, grazie ad un terreno argilloso con una componente sabbiosa che varia in percentuale di zona in zona, hanno deciso di buttarsi provando a seminare 1 ettaro di zucche.

Noi friulani abbiamo una buona terra, un buon sole, una buona cucina ,un buon vino, un buon olio …. ci siamo quindi posti una domanda: se molti prodotti italiani sono ricercati grazie alle nostre buone terre perché non potevano nascere dei semi di zucca interessanti? E così è stato.

Stefania, in primavera, ha seminato le prime zucche. I cui semi – già coltivati e utilizzati dagli antichi indios – risultano ricchi di omega 3, zinco e ferro.

AI momento Stefania lavora 5 ettari di terreno anche nelle vicine Flumignano, Talmassons e Bagnaria Arsa. Tra fine luglio e agosto c’è stato il primo raccolto, operazione che di norma avviene direttamente in campo. «Grazie ad un macchinario le zucche, che a differenza di quelle gialle non hanno polpa, vengono aperte per estrarre i semi, mentre la buccia resta sul terreno come fertilizzante». I semi vengono poi «lavati» grazie ad una particolare lavatrice, ben asciugati e una volta confezionati sono pronti all’uso.

«AI pari dell’olio ottenuto dalla spremitura dei semi al naturale, possono arricchire numerosi piatti in modo sano e saporito: dalle zuppe alle carni e ai pesci».

La bellezza interna della nostra Terra, aveva dato i suoi frutti: semi più fruttati e meno acidi di quelli importati.

Nasce così il primo prodotto made in Italy con il nome di ANAXUM.

Anaxum = nome celtico del fiume Stella, fiume che nasce vicino a Bertiolo e con la sua bellezza sorprendente ci porta fino a Marano Lagunare sfociando poi nel grande mare.

A metà strada il fiume passa proprio accanto all’azienda Semiverdi. .. da qui la voglia di chiamare il prodotto cosi: richiamo alle nostre meravigliose terre, in molte zone ancora sconosciute.

Una invidiabile creatività ha permesso di realizzare una linea di prodotti, a base sempre di semi di zucca, con abbina menti dolci e salati per soddisfare il palato di ogni generazione. Dalla realizzazione di dragées con copertura di cioccolato e torroni morbidi, a caserecce, cracker e grissini, Stefania offre oggi una selezione di golosità per ogni tipo di pasto.

Grande l’interesse suscitato a seguito dell’esposizione di Stefania e Giuliano che poi, tra gli applausi, hanno ritirato il meritato riconoscimento.

sdg