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IL PROGETTO “LA COSTITUZIONE NELLE SCUOLE”

14 FEBBRAIO 2021

UN BEL SERVICE DEL NOSTRO CLUB PER FAR CONOSCERE E RICORDARE LE BASI DELLA NOSTRA CONVIVENZA

Il progetto “la Costituzione nelle scuole” nasce dall’esigenza di avvicinare i ragazzi al principio di solidarietà fissato all’art. 2 della Costituzione (la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale): chiave di lettura dell’intero testo costituzionale.

Il dovere inderogabile di solidarietà fissato dalla nostra Costituzione è anche alla base delle azioni del Rotary; una solidarietà che diventa costume: concetto che non va confuso con quello di elemosina, né con la carità cristiana, ma stretto ed inderogabile dovere del cittadino che nel Rotary diventa connotato principale dei vari services che il club porta avanti nell’ambito delle comunità in cui opera.

Il progetto mira ad illustrare l’evoluzione del principio di solidarietà nel nostro Paese, attraverso il passaggio storico dallo Statuto Albertino del 1848, che divenne la Carta fondamentale dell’Italia dopo il 1861, anno di fondazione del Regno d’Italia, alla nostra Costituzione del 1948, che segna la nascita della Repubblica.

Lo Statuto Albertino rappresentava un atto di autolimitazione del Re, che Sua Maestà si compiaceva di elargire alla sudditanza; per contro, con la Costituzione repubblicana si produce un vero e proprio capovolgimento di ottica rispetto al passato monarchico: in base agli artt. 1, 2 e 3 della nostra Costituzione, infatti, il potere sorge dal basso, perché è il popolo che diventa Re, che si autogoverna in una società di uguali, tra loro giuridicamente solidali (secondo l’interpretazione sistematica dei primi tre articoli che affermano il popolo sovrano, l’uguaglianza e la solidarietà).

Nella nostra Costituzione viene data centralità al principio di solidarietà, che permea i rapporti tra loro paralleli e tra loro indipendenti intercorrenti tra pari, tutti coinvolti in un vicendevole impegno (dovere inderogabile) di mutua collaborazione in tutti i campi della vita associata: politica, economica e sociale.

Per l’art. 1 Cost.  il Re è diventato il popolo formato da cittadini non più sudditi ed i rapporti tra loro sono improntati alla solidarietà: politica, come partecipazione alla vita della nazione; sociale, articolata tra doveri inderogabili e diritti inviolabili.

L’art. 2 Cost. pone in posizione di assoluta centralità il soggetto, considerato valore assoluto: la Repubblica riconosce e garantisce, infatti, al soggetto (e non attribuisce o conferisce) diritti inviolabili; diritti dunque che il soggetto possiede già in natura. Diritti anteriori alla Repubblica, che quest’ultima riconosce come connaturati nella persona (uomo non solo cittadino), inviolabili in assoluto, non cedevoli. Diritti garantiti sia al singolo sia nella formazione sociale in cui egli sceglie di svolgere la sua personalità.

Solidarietà COME SINGOLO come dovere per ciascuna persona: nel territorio della Repubblica l’uomo non è al suo posto se non è solidale con gli altri (e ovviamente lo sarà nei limiti delle sue possibilità).

Solidarietà NELLE FORMAZIONI SOCIALI dove per formazioni sociali s’intende ogni aggregazione di più soggetti coinvolti in una stessa attività o iniziativa o per il raggiungimento di un determinato scopo (attività/iniziativa e scopi che possono essere i più vari in tutti i campi).

Quello dell’AGGREGAZIONE è un diritto sociale fondamentale, garantito dall’art. 18 Cost. come mezzo offerto al singolo di svolgere la sua personalità: il principio etico ideale secondo cui “nessuno è un’isola” nel sistema Costituzione è un principio fondamentale. Lo abbiamo visto proprio in questo periodo di pandemìa, dove l’egoismo dell’uno, che non si cura della propria salute, incide sul diritto alla salute degli altri e tutti siamo chiamati quotidianamente ad attuare il principio solidaristico.

Solo attraverso l’applicazione quotidiana del principio solidaristico, una comunità che voglia definirsi tale è in grado di superare gli imprevisti che la storia (intesa in senso lato) presenta, e serve educare i cittadini alla solidarietà intesa non come limite nello sviluppo della personalità e delle possibilità del singolo ma come rispetto degli altri e strumento di sviluppo e coesione sociale, politica ed economica.

Il progetto si propone, infine, di illustrare in breve quegli articoli della Costituzione in cui trova declinazione il principio solidaristico fissato dall’art. 2 a dimostrazione del fatto che l’art. 2 può essere considerato principio fondante dell’intero impianto costituzionale.

Simonetta Rottin

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