Vai al contenuto

DAL CANTIERE DI MONFALCONE A ITALCANTIERI E A FINCANTIERI

21 MARZO 2022

LO SVILUPPO DELLA CANTIERISTICA IN REGIONE

Interessante riunione organizzata dal Rotary Club Lignano Sabbiadoro-Tagliamento il 1° marzo 2022 che ha visto in qualità di relatore l’ingegnere navale Giacinto Di Campo, già capo-progettista strutturale presso Fincantieri di Monfalcone.     

L’argomento della serata era illustrare l’evoluzione del Cantiere di Monfalcone dalla sua fondazione nel 1908 ad oggi, lo sviluppo della cantieristica in Regione a partire dalla fondazione della Italcantieri nel 1966 e successivamente la creazione della Fincantieri come società operativa nel 1984. In coda, una panoramica sulle normative che regolano la progettazione e l’esercizio delle navi per prevenire e contenere l’inquinamento dei mari.

La presentazione è iniziata con la visione di un filmato preparato in occasione del primo centenario dalla fondazione del Cantiere di Monfalcone, illustrandone le prime fasi  fino alla produzione dei grandi transatlantici e dei mezzi aerei nel periodo precedente la seconda guerra mondiale nonchéè gli adeguamenti strutturali del cantiere per farlo diventare il più grande d’Italia ed uno dei più importanti a livello europeo.

            

            E’ stata poi introdotta la formazione dell’Italcantieri, la tipologia delle navi prodotte e le grandi evoluzioni dal punto di vista produttivo dovute all’inserimento del controllo numerico per il taglio delle lamiere, per la curvatura dei tubi e per l’adozione del CAD (Computer Aided Design) nella progettazione. Fattori che hanno notevolmente migliorato la qualità e ridotto i tempi della progettazione. Particolare attenzione è stata posta sulle difficoltà che hanno contrassegnato la cantieristica nazionale nel ventennio 1970-1980, che hanno poi portato alla riorganizzazione della cantieristica Italiana sfociata nella nuova Fincantieri, come società operativa. E’ stato presentato l’enorme sviluppo nella costruzione delle navi da crociera a partire dalla prima nave Crown Princess, consegnata nel 1990, ad oggi. 

Inoltre l’evoluzione dell’Azienda che ha diversificato la sua produzione ed ampliata anche al di fuori dell’ambito nazionale, fino a farla diventare il principale produttore navale occidentale con 18 cantieri e circa 20.000 dipendenti di cui il 49% in Italia ed il restante all’estero.

            Passando alla salvaguardia dell’ambiente marino, è stata illustrata l’esistenza dell’IMO (International Maritime Organization), ente emanato dall’ONU con sede a Londra, cui partecipano a livello governativo, tutte le nazioni coinvolte in traffici internazionali. Fondato nel 1958, l’Istituto è incaricato di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione marittima internazionale al fine di promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto marittimo internazionale rendendolo più sicuro ed ordinato. La convenzione dell’IMO adottata dai paesi membri (172 Stati di tutto il mondo) prevede tra l’altro, gli standard di costruzione e compartimentazione delle navi, le dotazioni antincendio, le impiantistiche, i criteri per la sopravvivenza ed il salvataggio (norme SOLAS), la formazione e certificazione del personale marittimo.

E’ stata illustrata la MARPOL (Marine Pollution) che è una delle più importanti convenzioni emesse dall’IMO, elaborata per rispondere alla necessità di controllare e limitare il rilascio accidentale e deliberato in mare di idrocarburi ed altre sostanze oleose. Entrata in vigore nell’Ottobre 1983 e, al Gennaio 2018, è stata sottoscritta da 156 Stati che rappresentano più del 99% del tonnellaggio globale nel mondo. Infine la MARPOL 1973/78 con i vari Annessi che disciplinano le regole per la prevenzione dall’inquinamento da Olio e sostanze oleose, Sostanze liquide nocive, Sostanze nocive caricate in colli, Acque di scolo delle navi, Scarico a mare di rifiuti e, ultimo, gli Scarichi gas dei motori in atmosfera.

Particolare evidenza è stata posta su quest’ultima voce in quanto di grande attualità.