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Interclub: l’Architetto Giulio Avon e “Lignano laboratorio dell’Architettura del Novecento”

Image.jpegNella straordinaria cornice del Bar Sabbiadoro, punto di riferimento storico della città e punto di veduta unica dell’arenile e della pineta, con la grande accoglienza e cordialità dei proprietari e nostri Soci Mario e Marco Andretta, si è svolto l’interessante Interclub dei RC Lignano Sabbiadoro Tagliamento e RC Cividale del Friuli con l’appassionante relazione dell’architetto Giulio Avon introdotta da Sabrina Mazza Presidente dell’Associazione  “Raggi e Architetture – Ville di Lignano”: associazione culturale no-profit i cui soci fondatori sono alcuni proprietari delle ville storiche di Lignano Sabbiadoro nelle località Pineta, Riviera e Sabbiadoro.

Prima della Relazione, il nostro Presidente Simone Cicuttin ha dato il saluto di benvenuto ringraziando i numerosi partecipanti ed in particolare i “padroni di casa “ Mario e Marco Andretta  ed il Sindaco di Lignano Sabbiadoro Laura Giorgi, di seguito un particolare saluto e ringraziamento del Presidente RC di Cividale Flavia Brunetto che ha sottolineato con piacere il consolidato legame e la continua collaborazione fra i due Club.

Giulio Avon, Rotariano del Club Di Cividale del Friuli, proviene da una famiglia di Architetti. Il padre Gianni (1922-2006) è un protagonista dell’Architettura friulana e ha realizzato a Lignano numerose ville ed edifici di notevole interesse come il Pineta Palace, la Casa Albergo, la Torre Ariston ecc. Da tempo Giulio si dedica con Ferruccio Luppi alla valorizzazione dell’Architettura lignanese attraverso numerose mostre e pubblicazioni. Ha curato con Ferruccio Luppi il volume Dentro Lignano, percorsi di architettura, Gaspari, Udine, 2019 e recentemente il libro Aldo Bernardis Architetture a Lignano 1953-2003.

L’architetto Avon ha ricordato il contesto nel quale l’Italia che usciva dalla tragedia della guerra si trovava ad affrontare la grande urgenza della ricostruzione. Lo sviluppo turistico riprendeva solo nei primi anni cinquanta, quando si era iniziato a dare risposta alla necessità abitativa. I progettisti che nel dopoguerra si trovano a operare a Lignano trasferivano in quel contesto turistico gli esiti del dibattito e delle ricerche sul tema dell’abitazione che aveva contrassegnato in quegli anni la cultura architettonica del paese. Tra questi architetti molti appartenevano a una nuova generazione di professionisti, laureatasi nei primi anni del dopoguerra e in molti dei loro progetti compariva una forte carica sperimentale.

Lignano diventava perciò un laboratorio di sperimentazione dell’Architettura italiana del dopo guerra.

Dopo questa premessa l’Architetto Avon ha ricordato lo sviluppo di Lignano a partire dagli anni cinquanta sottolineando gli episodi più interessanti dal punto di vista urbanistico e architettonico con il supporto di molte immagini inedite cercate, raccolte e custodite con un grande e attento lavoro qualificato e pubblicate nel libro Dentro Lignano.

Particolare visibilità è stata data alle opere di Aldo Bernardis, all’attività del quale è dedicato il più recente studio di Giulio.

l’Architetto Avon ha concluso la Sua relazione , di grande profilo storico , tecnico e professionale con un auspicio e  invito ai Rotariani di Lignano a prestare attenzione alla qualità di un patrimonio architettonico di rilevante interesse storico contenuto nella loro città. In tal senso ha ricordato il successo ed il grande interesse ed ammirazione degli studenti di architettura del Politecnico di Zurigo nella visita a Lignano organizzata dal loro Professore Ákos Moravánszky

Architetto Avon ha sottolineato che “Naturalmente il mio lavoro è rivolto ad accrescere la conoscenza di queste architetture auspicando una loro conservazione.”

Giulio Avon (1956) è architetto. Tra i suoi lavori i restauri dell’Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano, dell’ex-Monte di Pietà, del Cimitero maggiore e del complesso del Duomo a Cividale del Friuli, del Castello di Valvasone (PN), la ricostruzione del Castello Savorgnan ad Artegna e la recente riqualificazione di Piazza Ursella a Lignano. Ha progettato gli allestimenti espositivi per le mostre su Carlo Ramous (Milano Triennale 2017; Malpensa 2018); Floriano ponte di arte e Fede (Illegio 2014) e con Gianni e Elena Avon Palmanova fortezza d’Europa (Palmanova 1993); I longobardi (Cividale del Friuli 1990); Sebastiano Ricci\Villa Manin Passariano, 1989). Ha curato con Ferruccio Luppi il volume Dentro Lignano, percorsi di architettura, Gaspari, Udine, 2019. Fra il 2003 e il 2008 è stato docente a contratto in composizione architettonica presso l’Università degli Studi di Udine.