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LA DOTT.SSA ELENA BULFONE, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE PROGETTO AUTISMO FVG

09 MARZO 2021

LA PROGETTUALITÀ DEL CENTRO ILLUSTRATA CON L’ESEMPIO “DOTTORE AMICO”, L’ULTIMA NATA TRA LE SUE INIZIATIVE

Il club ROTARY LIGNANO TAGLIAMENTO  ha accolto in data 2 marzo 21 Elena Bulfone presidente della Fondazione Progettoautismo fvg onlus di Feletto Umberto (Udine).

DOTTORE AMICO è l’ultima delle iniziative organizzate e promosse dalla Fondazione PA FVG e getta le sue radici nel 2014. Da poco si avvale della preziosa collaborazione della dott.ssa Cristina Panisi, pediatra esperta in immunopatologia, dottore di ricerca in psicologia, neuroscienze e statistica medica e responsabile medico del progetto.

Il progetto nasce dalla necessità di individuare diverse professionalità da coinvolgere nel percorso di diagnosi e assistenza delle persone con autismo (un bambino su 68 nati), creando un linguaggio comune ed un modello di assistenza interdisciplinare dedicato a persone affette da disturbi dello spettro autistico di varia età.

La parte fondamentale  è ovviamente composta dalla formazione degli operatori sanitari coinvolti in questo processo «La complessità dei bisogni di salute – ha spiegato Elena Bulfone, – richiede un modello di intervento coerente, in cui la sinergia tra aspetti biologici e psicoeducativi costituisca la premessa per il raggiungimento del massimo livello di benessere e autonomia della persona. Le frequenti condizioni mediche associate all’autismo (comorbidità) – in particolare allergia, disturbi alimentari, disturbi gastrointestinali, disturbi del sonno, epilessia – oltre a richiedere terapia specifica, possono contribuire in modo rilevante al disturbo comportamentale.

Pertanto, la competenza nella valutazione e nel trattamento delle comorbidità è il presupposto per una corretta analisi funzionale del comportamento e un più efficace intervento sanitario. Inoltre, l’adozione di una prospettiva preventiva, potrebbe alleggerire l’intensità delle numerose condizioni che spesso incidono in modo crescente sullo stato di salute della persona autistica, soprattutto in età adulta».

L’intervento è stato a tratti commovente,  includendo esempi di vita vissuta e portando a conoscenza di situazioni e difficoltà perlopiù sconosciute a tanti.

“Le nostre famiglie non hanno voce perchè le difficoltà sono tali e tante che non permettono loro nemmeno di chiedere aiuto” ha concluso Bulfone ringraziando il presidente e tutto il club per la preziosa opportunità offerta.

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