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“ LE SIGNORE DELL’ARTE: PEGGY GUGGENHEIM, PALMA BUCARELLI, MARIA CALLAS ”

07 APRILE 2022

RELATRICE LA DOTT.SSA FRANCESCA AGOSTINELLI

Caminetto con dott.ssa Francesca Agostinelli 

Martedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, il Rotary Club di Lignano Sabbiadoro-Tagliamento non poteva che invitare una donna a parlare a sua volta di donne celebri, icone del loro tempo.

Graditissima relatrice della serata la dott.ssa Francesca Agostinelli che è intervenuta sul tema “Le signore dell’arte: Peggy Guggenheim, Maria Callas, Marina Abramovic”.

E proprio partendo dalle mise, dal tipo di abbigliamento utilizzato da queste dive la relatrice ha sviluppato alcuni approfondimenti sulla vita e sulla carriera delle protagoniste della serata. 

Ecco quindi che partendo dall’eccentricità di Marguerite, per tutti Peggy, Guggenheim, in particolare degli accessori (celebri gli originalissimi occhiali) oltre che degli abiti, la relatrice si è soffermata sul grande intuito di questa donna e della sua vocazione autentica per l’arte (aprì giovanissima la sua prima galleria a Londra per trasferirsi poi a Parigi, New York ed infine a Venezia) che la portò a valorizzare artisti (e spesso compagni di vita) che grazie al suo supporto arrivarono al successo internazionale (Tanguy, Max Ernst, Pollock … ). 

Pur non avendo basi accademiche poteva contare sul suo innato istinto (e certamente su importanti risorse economiche, visto che lo zio Solomon era proprietario del museo di New York che porta il loro nome) che la fece diventare una autentica mecenate dell’arte e della cultura in generale. Tra gli aneddoti i suoi famosi orecchini, uno di Tanguy e uno di Calder, portati per affermare la sua equidistanza tra surrealismo e astrattismo. Non poteva quindi mancare un costante riferimento al suo grande amore per la città di Venezia ed alla sua casa-museo (Palazzo Venier dei Leoni) dove ora, nel giardino, è sepolta. 

Su Maria Callas, la dott.ssa Agostinelli, laureata in musica, ha per così dire giocato in casa. Parlando della sua luminosa carriera ne ha tracciato l’evoluzione della voce (da soprano drammatico di agilità a una vocalità tipica dei soprani di coloratura alla vocalità del soprano lirico, lirico spinto ed infine, drammatico) e della carriera non senza enfatizzare l’evoluzione della sua immagine pubblica che – rispetto agli inizi della carriera – si è evoluta in una autentica icona di stile e di eleganza diventata intramontabile. 

Ciò nonostante la sua fu una vita infelice, segnata da diversi drammi familiari e dalla morte giunta a soli 53 anni. Per tutti rimane però il ricordo di una voce che, all’apice della carriera, resterà indimenticabile e senza eguali. Da alcuni definita uno specchio dell’anima. Tra gli aneddoti la sua presenza nella laguna di Grado ed il suo particolare rapporto con Pier Paolo Pasolini nel corso della lavorazione del film ispirato a Medea. 

Infine Marina Abramovic, pioniera della performance art, dove è il corpo stesso dell’artista, più che l’immagine, ad essere luogo fisico di denuncia politica o sociale. In questo caso – nelle interessanti e coinvolgenti slides presentate dalla relatrice – è stata presentata la celebre performance dell’artista realizzata assieme ad Ulay nel 1977 a Bologna (uno di fronte all’altra all’ingresso della Galleria, completamente nudi, costringendo in questo modo il pubblico a passare tra i loro corpi per confrontarsi con sentimenti come la vergogna e il pudore, in un momento storico di passaggio epocale da una società puritana a una sessualmente più libera e disinibita). Infine le forti immagini di Balcan Baroque, performance eseguita in occasione della Biennale di Venezia del 1997. Durante tale performance, l’artista si trovava seduta su un mucchio d’ossa di bovino che ripuliva dalla carne e dalla cartilagine residua, in un rituale di purificazione per le stragi avvenute durante la guerra dei Balcani. 

Serata di grande successo per la competenza e la bravura della relatrice che al termine ha ricevuto i meritati applausi. 

Francesca Agostinelli nasce a Udine, dove vive e lavora. Si laurea in architettura e in musica a Venezia, rispettivamente presso lo IUAV e presso il Conservatorio Benedetto Marcello. 

Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Ingegneria e Architettura presso l’Università di Trieste, con una ricerca sui luoghi in abbandono e le possibili riattivazioni attraverso le dinamiche dell’arte contemporanea.
Si perfeziona in Storia dell’Arte, che insegna sino al 2021 presso il Liceo Artistico “Sello” di Udine. 

Curatrice e critica indipendente, affronta tematiche artistiche con studi, ricerche, saggi, articoli, interviste, cura e costruzione di eventi.
E’ giornalista freelance e scrive d’arte per diverse testate: in modo continuo dal 2003 al 2013 ha collaborato con /I Sole240re (con specifico riferimento all’economia dell’arte) e dal 2005 con la rivista Juliet art magazine. È socia dell’Accademia udinese di scienze lettere e arti ed è direttrice responsabile della pubblicazione degli Atti dell’Accademia. 

Ha contribuito alla realizzazione di video d’arte e partecipato alla realizzazione di documentari RAI sull’arte nel territorio del Friuli Venezia Giulia. Attualmente è in corso l’esposizione da lei curata presso il Centro Studi Pasolini di Casarsa: “Pasolini. I disegni nella laguna di Grado”, che espone 20 disegni del poeta-regista di cui 9 inediti da lei ritrovati nel corso di una ricerca avviata nel 2016.