30 NOVEMBRE 2020
APPAIONO GIÀ I PRIMI RISULTATI CONCRETI CON UNA VENTINA DI NUOVE AZIENDE
l Distretto 2031, grazie alle donazioni dai club, ha costituito un fondo di garanzia per sostenere il finanziamento da parte di partner specializzati di nuove micro-imprese avviate da soggetti non bancabili.
Requisito delle richieste di microcredito è la non bancabilità, intesa come l’impossibilità di accedere all’offerta di prodotti e servizi del sistema finanziario tradizionale, a causa della condizione economico-sociale determinata sulla base di diversi fattori, quali ad esempio il reddito percepito, la precarietà del posto di lavoro e soprattutto la mancanza di garanzie reali.
In Italia e nelle altre economie avanzate gli esclusi, ovvero i non bancabili, sono generalmente i precari, i disoccupati, i giovani e gli immigrati.
La disponibilità di rotariani volontari, quali liberi professionisti, consulenti e imprenditori che mettono a disposizione del progetto la competenza della propria attività professionale per il secondo, fondamentale asse del Distretto: il volontariato rotariano rappresenta senza dubbio un prezioso valore aggiunto per il successo delle iniziative finanziate.
Ad oggi il progetto ha permesso di finanziare oltre 20 piccole aziende. Ecco due esempi di queste iniziative imprenditoriali:
• attività di forno-panetteria: un giovane ventiquattrenne diplomato panificatore e pasticcere, dopo esperienze in ristoranti e hotel in Sardegna e Piemonte, ha deciso di rilevare un’antica panetteria aperta nel 1894 in Armeno. Oggi la panetteria, che ha iniziato anche l’attività di pasticceria, è gestita dal titolare con tre giovani collaboratori. L’idea del titolare è quella di innovare nella tradizione portando, accanto alla panificazione, che costituisce e costituirà parte centrale dell’attività, la sua esperienza di pasticcere e la sua passione per i prodotti biologici;
• negozio di orlo e cucito: Maria, all’epoca della richiesta, lavorava da oltre tre anni e mezzo come sarta presso un punto vendita di una nota catena di negozi di sartoria. Era assunta a tempo indeterminato, ma in effetti gestiva in autonomia tutta l’attività del negozio e possedeva una notevole esperienza pregressa. Il progetto micro imprenditoriale è consistito nell’apertura di un negozio di lavorazioni sartoriali, inclusi i servizi espressi di cuciture. Il negozio è in proprio, ben posizionato e la clientela potenziale numerosa. Attualmente l’attività procede con risultati positivi e l’imprenditrice sta valutando diverse possibilità di sviluppo del suo business (lavorazioni conto terzi/creazione di una sua linea sartoriale).
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Fonte: ROTARY ITALIA | OTTOBRE 2020 FOCUS