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SERVICE LEONARDO: I DISTRETTI ITALIANI UNITI DA INTERESSI MEDICI E ARTISTICI

30 NOVEMBRE -0001

UN’APPLICAZIONE CONSENTE A PERSONE AFFETET DA AUTISMO DI UTILIZZARE LE PROPRIE DOTI PER RICOMPORRE UN DIPINTO DITRUTTO

Il service Leonardo nasce da un’idea del Distretto Rotary 2031, ma diventa subito un service nazionale, coinvolgendo tutti i distretti italiani. Un progetto capace di coniugare interessi artistici, per il ripristino di opere d’arte distrutte da incidenti calamitosi, interessi medici, per l’approfondimento scientifico nel campo autistico, e interessi sociali, per la creazione di possibili sbocchi lavorativi per persone con disabilità mentale.

Attraverso l’uso di un’applicazione software si offre la possibilità a persone affette da autismo di sfruttare le proprie doti per ricomporre un dipinto distrutto, per esempio, da un terremoto. Questa applicazione, sviluppata per il service distrettuale Leonardo – conferma il Dott. Paolo Landolfo, esperto di applicazioni software oltre che rotariano – permette di processare immagini elementari attraverso un movimento su una tavolozza di lavoro e, agganciandole dopo averle affiancate, riproduce un’immagine composta simile a un puzzle. Il risultato finale è una mappa codificata con tutti i pezzi del dipinto messa a disposizione dei restauratori per ricomporre gli affreschi distrutti.

«Sono molto confidente delle potenzialità del service rotariano Leonardo», racconta Pierluigi Politi, Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore dell’U.O. complessa di Psichiatria di Pavia, Responsabile del Laboratorio Autismo. I miei pazienti sono particolarmente adatti e predisposti a questo tipo di sfide in cui le immagini da comporre sono particolarmente complesse.

«Sono orgogliosa di questo service rotariano – conferma Giovanna Mastrotisi, Governatore del Distretto 2031 – per l’ampiezza delle sue ricadute sociali, mediche e artistiche. Pone le basi per uno sbocco lavorativo e un futuro sostenibile alle persone autistiche, supportando al tempo stesso il mondo del restauro degli affreschi distrutti da calamità naturali. Sono orgogliosa soprattutto perché questo percorso sottolinea l’unità dei distretti italiani nel fare squadra»

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